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Un buon Business Plan...

PIANIFICAZIONE STRATEGICA > 2) IL BUSINESS PLAN

Nella realizzazione del business plan, è opportuno attenersi ad alcune linee guida generali che vanno ovviamente adattate a ciascun specifico caso concreto e allo scopo che ci si prefigge.

Queste linee guida sono:

  • Concentrazione, essenzialità sostanziale:

non disperdersi su troppi argomenti, ma focalizzare l’attenzione su quelli veramente importanti.

  • Adattamento al lettore:

A seconda dell'uso che si intende fare, deve proporre contenuti a un tempo originali e professionali e deve essere chiaro, ben strutturato e ben scritto: non troppo scialbo ma nemmeno troppo stravagante. Oppure essere pratico, realistico, semplice.

In ogni caso sono sempre apprezzati:

  • Asciuttezza, brevità formale:

anche la forma conta moltissimo, scrivere perciò frasi estremamente concise, quasi lapidarie.

  • Semplicità, naturalezza:

usare un linguaggio facile, comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

  • Chiarezza, trasparenza:

essere chiari ed espliciti, in tutti i sensi, non nascondere, per es., i nomi degli amministratori e dei dirigenti.


  • Realismo, prudenza:

per es., non stimare le vendite in base alla capacità produttiva della fabbrica, ma prevederle in base alle effettive possibilità di assorbimento del mercato.

  • Concretezza, oggettività:

non limitarsi ad esprimere sensazioni personali e non restare nel vago e nell’ambiguo, ma esprimere dati precisi, numeri.

  • Franchezza:

trattare tutti gli aspetti, anche quelli negativi o poco piacevoli, senza nascondere alcun problema.

  • Settorizzazione:

nel caso di BP di un’impresa già esistente, ciascuna funzione aziendale (Produzione, Vendite, ecc.) deve essere trattata e sviluppata a sé, da ciascun responsabile dell’area.

  • Copertina, indice e sintesi:

deve avere una copertina sulla quale siano indicati titolo, denominazione dell'azienda (o del proponente), indirizzo, numero della copia. Deve inoltre avere un indice e le pagine numerate. Deve iniziare con una sintesi di un paio di pagine in grado di catturare immediatamente l'interesse del destinatario e trasmettere una chiara idea della missione aziendale. Indice e sintesi iniziale vanno solo abbozzati (durante la prima stesura del BP). La versione definitiva potrà essere di indice e sintesi potrà essere realizzata SOLO DOPO il processo decisionale che determina ed è determinato dall’elaborazione dello stesso BP. Quindi scrivete indice e sintesi di massima, poi affrontate le varie parti del BP, e alla fine tirate le conclusioni nella sintesi e determinate l’indice del BP.

  • Deve poter essere facilmente discusso ed efficacemente presentato in un'esposizione orale.


  • Deve assegnare obiettivi alle persone o ai reparti e stabilisce "milestones" e scadenze per tener sotto controllo l'implementazione del piano.


  • Presenta 10 parti di implementazione per ogni parte di strategia. Cioè, non deve essere troppo teorico.


  • Dovrebbe fornire uno schema per una regolare revisione e correzione.


  • La sua lunghezza non eccede 30 pagine. Eventualmente, è consigliabile l’uso di allegati tesi ad approfondire i punti più difficili del piano.


  • Non deve nascondere i punti di debolezza, ma anzi deve dimostrare che l'azienda li ha ben individuati e sa anche come gestirli.


  • Non usa formule dubitative ed è scritto all'indicativo e al futuro (senza condizionali).




Una volta scritto il BP esso va poi rivisto, criticato e corretto, possibilmente da un consulente (legale, dottore commercialista, ecc.).

A maggior ragione la revisione e l’aggiornamento si impongono se è trascorso un certo tempo dall'originaria stesura del documento e sono cambiati nel frattempo alcuni elementi di non secondaria importanza.

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(a cura di Paolo Battaglia)

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